Tour de France 2019, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.
TOP
Dylan Groenewegen: Dopo un inizio di Tour drammatico, che avrebbe anche potuto tagliarlo fuori fin da subito, il neerlandese ha ripreso coraggio e, dopo il quinto posto di Nancy, questa volta non ha sbagliato. Per battere Ewan mette a segno di un colpo di reni da velocista consumato che gli permette di essere il primo corridore dei Paesi Bassi a vincere una tappa in tre edizioni consecutive del Tour dai tempi di Jeroen Blijlevens (1995, 96, 97, 98). Con quattro vincitori in quattro volate diverse, la lotta tra le ruote veloci si sta infiammando.
Sonny Colbrelli: La Bahrain-Merida non sembra credere più di tanto in lui, tanto che Garcia Cortina sembra addirittura provare a fare volata a sè, ma continuano ad arrivare ottimi piazzamenti. Pur non essendo un velocista puro, fino ad ora ha portato a casa un settimo, un quinto e due quarti posti con quello di oggi che ha un’importanza particolare viste le difficoltà insite in questo arrivo.
Jasper Philipsen: Con Kristoff impegnato a fare a spallate con Sagan, è il belga a disputare la volata per l’UAE Team Emirates concludendola al quinto posto. Il giovanissimo belga, classe 1998, dimostra ancora una volta di avere grande classe e di potersi giocare il successo anche contro avversari molto più scafati di lui. Da domani tornerà probabilmente a fare da spalla a Kristoff, ma questo risultato gli dà fiducia.
FLOP
Elia Viviani: Oggi ci si aspettava grandi cose da lui dopo il successo di Nancy. La sua squadra, come al solito, svolge un grandissimo lavoro fino a pochi metri dal traguardo, ma alla fine si mette di mezzo la sfortuna. A una prima analisi, nonostante fosse stato lanciato molto bene da Richeze, sembra quasi rimanere chiuso, ma invece è vittima di una foratura che gli ha impedito di accelerare a dovere. Appuntamento con il bis rimandato.
Michael Matthews: È la quinta top ten, su sette tappe disputate sinora, per il velocista australiano. Quando sembra essere il suo momento, all’improvviso scompare dai radar. Oggi è soltanto nono al traguardo non dando mai l’impressione di poter essere in lizza per la vittoria. I giorni però passano e così anche le occasioni buone. Dalla sua ha il fatto che la lotta tra i velocisti è ancora molto aperta e, soprattutto nella seconda e terza settimana, ci saranno altre tappe adatte a lui.
André Greipel: Il peggiore dei velocisti puri al traguardo è proprio il tedesco, con il dodicesimo posto. Nonostante questa fosse un’occasione buona per mettere a frutto la propria esperienza, anche a Chalon-sur-Saône non è riuscito a centrare nemmeno la top ten. Il gorilla continua a faticare ad alti livelli nel corso di questa stagione, dando la conferma, come da lui stesso ammesso non molto tempo fa, che i quasi 37 anni cominciano tutti a farsi sentire.
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